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dotto in opere, i cui segni esteriori sono finora più di demolizione che di ricostruzione, già però si scorge l'alba dei nuovi tempi: ed i filosofi che, come sempre, anche oggi segnano il passo nella marcia dell'umanità, per tre vie, in tre correnti, o risalendo dalle leggi della conoscenza quelle della vita, o tentando la costruzione di un sistema coerente dell'universo, o riprendendo l'esame dei problemi fondamentali etici e religiosi, vanno verso la sintesi, verso una vasta opera di sistemazione intellettuale e di riorganizzazione morale, quale si accompagnerà fatalmente ad una profonda trasformazione della società umana sotto l'azione dei partiti politici ed economici. Questa nuova epoca, noi tutti la sentiamo venire, temuta o sospirata a seconda degli uomini e delle loro fedi, e ad essa noi abbiamo il sacro dovere di preparare i figli nostri con una scuola degna della gravità del compito ».

Davanti a questo Congresso, dove si riafferma la solidarietà umana nelle opere più alte del pensiero, oggi, alla distanza di alcuni anni, io non sento di dover parlare diversamente.

LUIGI ANDREONI

Direttore del R. Istituto Nazionale
d'istruzione professionale di Roma

Pedagogia militare.

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L'educazione militare è un fatto costante, perenne nella vita umana di tutti i tempi.

2 -- Per educazione militare, nel senso più lato, vuolsi intendere lo svolgimento nell'uomo di tutte le energie fisiopsichiche in lui latenti, al fine della sua abilitazione alla lotta contro esseri animati (1), per ragioni d'esistenza.

(1) Alla lotta di uomo contro uomo s'è dato il nome di lotta bellica o di guerra.Però sembra a questo riguardo doversi ritenere che l'origine prima dell'educazione militare sia fuori del fatto e del concetto di lotta fra uomo e uomo. Caino prima d'essere contro il fratello, è contro gli animali. È combattendo contro gli animali che formasi la sua educazione militare o abilitazione progressiva tecnica e volitiva alla lotta in qualunque senso, ove bisogni od ove la passione spinga.

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3 - Il fatto dell' educazione militare si svolge attraverso le varie epoche secondo le stesse leggi di altri fatti educativi. Anzi, a dire con più esattezza, in origine e per lunghi periodi storici non appare nemmeno come fatto a sè, ma è connaturato nel fatto della educazione generale e particolare dell'uomo, come dire del suo compiuto svolgimento per la vita.

4 Considerato tuttavia (per ragione precipua di studio) a sè, però sempre nello stesso ordine di svolgimento del fatto generale della educazione, rilevasi che, alla stessa maniera di esso, il fatto educativo militare prima è fenomeno irriflesso, determinato dall'istinto e dalle leggi di adattabilità dell'uomo alle contingenze dell' ambiente in cui si trova a vivere, poi, in un tempo successivo, cade sotto la riflessione.

Da questo momento, è naturalmente governato dalla riflessione; prima minimamente, indi in misura sempre maggiore. In principio è una riflessione mentalmente inorganica, senza orientamento, tutta aderente alle immediate esperienze; poscia una riflessione tendente ad ordinarsi in dottrina empirica, orale o scritta; in seguito, in tempi molto più avanzati, è una riflessione che involge contemporaneamente il fatto e la dottrina di esso primo germe, diremo, di una pedagogia militare (o scienza della educazione militare), la quale si svolgerà via via integrandosi ed alla fine differenziandosi, allorquando fatto educativo e dottrina educativa militare saranno considerati con spirito critico, storico e filosofico insieme, ossia con visione unitaria nel tempo e con esatta comprensione dei rapporti necessari tra pensiero ed azione educativa, donde la dottrina vien ripresa e rifatta all'inverso di prima, cioè col metodo scientifico dell'analisi e della sintesi (dire: con pare esatto).

<<< metodo induttivo » non

5 Sin dalle prime esperienze, l'uomo deve certamente avere intuito che dalla educazione dipendeva in gran parte la consistenza ed il valore individuale e collettivo della forza militare in ogni circostanza. Tuttavia, il pensiero riflesso (empirico-inorganico o dottrinario o scientifico) intorno al fatto di essa educazione, resta generalmente assorbito e si sperde nel pensiero dell'azione tattica e nel lavorio per gli ordinamenti militari, i quali s'appuntano al fatto conclusivo della guerra e del combattimento. Non si riflette abbastanza che il combattimento è, in sostanza, il contingente, derivante dalla immanenza dello spirito attivo (spirito di lotta), rafforzato dall'educazione e riflesso nell' educa

zione, che è il vero fatto creativo dell'ordine combattivo bellico, della potenzialità donde procede il combattimento.

In sostanza, l'effetto, con i suoi caratteri esteriori imponenti e gravi, ricco d'eventi, annebbia la causa.

6 - Abbiamo qui accennato ad una delle ragioni per cui l' educazione militare tarda ad avere una sua dottrina e, anche in tempi scientifici, ad assurgere a scienza o ad accostarsi almeno alla scienza della educazione per trarne luce, ad aderire, insomma, alla pedagogia generale per derivarne quegli elementi o principii fondamentali che sono necessari alla sua organica costituzione.

Abbiamo in ciò un fenomeno singolare: mentre l'arte militare si impadronisce via via di tutto quanto si forma all'intorno di prodotto sociale utile al suo svolgimento (1), cioè si impadronisce in tutto o in parte del prodotto delle industrie e delle scienze, facendone delle applicazioni sue, resta, viceversa, quasi estranea alla scienza ed all'arte educativa. Coloro che da Milton (2) a Filangieri (3) avvertono l'utilità di avviare l'educazione militare per la strada delle leggi pedagogiche generali non hanno fortnna, e lo prova il Marselli, quando nell'anno 1875-cioè ben vicino a noi e quando la pedagogia scientifica ha già fatto progressi notevoli scrive ne «< La guerra e la sua storia » :

<< Ciò che riguarda le norme per istruire ed educare il personale (4) potrebbe formare obbietto di uno studio speciale e che dovrebbe denominarsi Pedagogia militare. Questo piglia le mosse dalla psicologia, e giunge fino alle norme per l'ammaestramento delle grandi unità, per dettare le quali norme l'ordinatore inspirasi agli studi che riguardano l'azione. Se l'organica allargasi nello sviluppo del tema relativo all' istruzione e all'educazione, gli è perchè non ancora esiste una pedagogia militare ».

7 - Giova ripetere che se l'arte militare, la quale seppe pure

Della

(1) Perciò giustificasi la teoria che Luigi Blanc espone nel suo libro scienza militare » datemi il sistema di guerra di un popolo in un determinato tempo, e io vi ricostruisco, vi rappresento il suo stato sociate, in quel tempo, in ogni particolare e generale aspetto.

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(2) V. << Trattato sull'educazione» («... il piano che io ho delineato dice il Mil

può servire a formare uomini valenti nell'arte della guerra e in quella della pace..).

(3) Scienza della legislazione.

(4) I tre elementi dell'azione militare: personale, materiale, terreno.

trarre in ogni tempo vantaggio da tutto quanto l'uomo sapeva produrre ai fini della vita, non riuscì a ricavare dalla scienza educativa quel grande beneficio ch'era conveniente e possibile, lo si deve in modo precipuo al fatto che l'azione propriamente combattiva attraeva ed assorbiva sempre tutta l'attenzione degli uomini, onde nei gregari si vedevano degli agenti tattici meccanicizzati in una maniera tutt' affatto particolare, per un lavoro senza analogie con quanto vi è di comune e di generale in ogni lavoro umano; e negli ufficiali (o quadri ») si vedevano specialmente, se non esclusivamente, i comandanti in guerra e in pace, i reggitori di quegli agenti nell'azione, e non altresì, e prima di tutto, i maestri, i reggitori dell'atto educativo per cui le reclute si trasformano in quegli agenti, tecnicamente e volitivamente capaci del loro lavoro militare.

Le cose, probabilmente, nonostante l'autorevole avvertimento poc'anzi ricordato del Marselli, sarebbero continuate così per molto altro tempo, cioé la pedagogia non sarebbe entrata nella scuola militare, se la guerra russo-giapponese prima e la guerra mondiale poi, non avessero richiamato con vivacità e senza altre vie d'uscita al tema seguente: Il problema della consistenza e del valore della forza armata d'uno Stato odierno è, innanzi tutto, un problema d'educazione militare nel quadro della educazione nazionale.

8 Or qui, per mostrare esso tema nel suo ordine storico, ciò che pare debba tornare utile al discorso nostro, conviene inserire una conclusione relativa alla costituzione della forza armata. Eccola :

Si può in generale ritenere che due siano i sistemi tipici di costituzione della forza armata d'uno Stato, il mercenario ed il civico e, in corrispondenza, due i sistemi di educazione militare, il fisico-intellettivo (o tecnico chiuso) ed il fisico-intellettivo-morale o fisico-spirituale. Con questo sistema, oltre la formazione, nei cittadini tutti, secondo i rispettivi obblighi, della capacità tecnica del dovere militare (capacità mentale ed istrumentale) si ottiene la formazione adeguata dello spirito militare, inteso non come pensiero continuo di armi e volontà spavalda di assalti e di conquiste, bensì quale proposito civile e sereno, tranquillo e fermo di mantenere la propria parità con gli altri popoli nell'ordine delle giuridiche competizioni, del diritto, della solidarietà, e la volontà del proprio nazionale svolgimento in sicurezza, al coperto da insidie mortali di qualsiasi genere.

Il sistema civico di costituzione della forza militare ed il conforme sistema fisico spirituale della sua educazione, si sintetizzano nella espressione, tanto ricorrente nei discorsi odierni, di «< nazione armata ».

Ora, dopo quanto s'è accennato, per quanto con molta brevità, s'intende facilmente come << nazione armata >> non voglia dire una distribuzione generale di armi di vario genere nelle case dei cittadini, ma tutt'altra cosa.

Cioè, in definitiva, « nazione armata ». vuol dire popolo predisposto interamente alle armi, in maniera adatta al tempo presente e capace, quindi di sostenere le proprie ragioni di vita in guerra quando la guerra si renda inevitabile.

Problema, come ben vedesi, precipuamente di pedagogia. E' come dire che l'arte militare odierna, rompendola col suo passato, doveva necessariamente, nella stessa guisa che s'è creata, per esempio, una chimica militare, un'aviazione militare e, in altri tempi, un'ingegneria militare, ecc. ecc., crearsi una pedagogia militare, traendola e fondandola, almeno per la parte generale (o teorica della conoscenza e della costituzione pedagogica) sulla pedagogia generale.

9- Dopo i concetti generali sin qui accennati allo scopo essenzialmente di indicare i motivi del presentarsi della pedagogia militare all'arte militare ed alla pedagogia generale, parte dell' una e dell' altra (è il caso singolare, che capita talune volte, d'un figlio che si presenta e si rivela agl'ignari genitori) non resta, stante i limiti della presente comunicazione, che mostrare nei suoi elementi costitutivi questa pedagogia militare, così come la concepisce oggi un maestro-comandante che è pure, nello stesso tempo, un cultore di discipline pedagogiche (se dilettante, come alcuno potrebbe dire, importa fino ad un certo punto) e la concepisce non per mero intento di speculazione mentale, ma per un fine pratico che può indicarsi in questo modo: Se l'educazione militare deve entrare nel quadro della educazione nazionale come aspetto di essa, cioè come educazione particolare o professionale coesistente con ogni altra forma di educazione professionale e con la generale, deve delineare il suo campo pedagogico, che s'intende immenso, e coordinato agli altri; val quanto dire, deve avere una sua pedagogia che la regga scientificamente, a norma della scienza odierna, ossia, vuolsi avere una pedagogia militare.

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Orbene, una pedagogia militare oggimai c'è, se non come estesa V Congresso Filosofico.

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