Italianismi nella lingua albanese

Εξώφυλλο
Edizioni Nuova Cultura, 2013 - 454 σελίδες

Si può serenamente affermare che il lavoro di Brunikda Dashi costituisce un punto fermo per gli studi di interlinguistica e che gli studiosi di lingua albanese e di italiano nel mondo avranno molte occasioni di consultare con profitto la sua monografia. (Dalla Presentazione di Luca Serianni)

L’importante volume ltalianismi nella lingua albanese di Brunilda Dashi segna una svolta di temi e metodi per I’Aibanistica, che solo alla fine del secondo Novecento ha incominciato a indagare sugli intrecci linguistici con l’italiano, con significativi articoli, come quelli di Kristina Jorgaqi. In passato, i pregevoli studi di Eqrem çabej, autore tra l’altro della monumentale opera filologica del Meshari (1555) di Gj. Buzuku, di Kolè Ashta su Gj. Buzuku, F. Bardhi (1606-1643) e P. Bogdani (1630-1689), hanno interessato il solo versante etimologico. Mancava quindi un lessico completo degli italianismi, antichi e contemporanei, al quale supplisce la presente opera in cui si introducono, tra l’altro, le acquisizioni più recenti entrate nell’uso, soprattutto dagli Anni Novanta, e rilevate anche attraverso la saltuaria lettura dei quotidiani, i maggiori veicoli, insieme alla televisione, delle nuove voci, che si acclimatano oppure rimangono “prestiti occasionali”, secondo la consolidata terminologia adottata dal Gusmani. Questi arricchimenti del repertorio vanno intesi, come si può leggere nell’Introduzione, quale segnale e traccia per la lessicografia albanese, dotata di giovani e seri studiosi che purtroppo, per ricerche del genere, non sono sostenuti dalle poco sensibili istituzioni culturali italiane in Albania.

Il rimando bibliografico nel lemmario di ogni attestazione registrata, la letteratura scientifica per determinare e individuare i prestiti attraverso i tratti fonologici, e la puntuale bibliografia, integrata dallo spoglio di trenta dizionari bilingui, monolingue e settoriali pubblicati in Albania, forniscono la dimensione dello studio e dell’allestimento del lavoro che, in assenza di corpora e banche-dati, diventa l’unico riferimento, per sua natura aperto, per continuare a seguire le ricorrenti e veloci “migrazioni” millenarie delle parole verso l’altra sponda. (Elio Miracco)

Brunilde Dashi, nata a Tirano e laureatasi all’Università La Sapienza di Roma con Walter Belardi, è lettrice di Lingua e letteratura albanese. Ha pubblicato opere di impianto filologico e letterario e ha curato traduzioni dall’italiano in albanese quale componente del Centro di Studi albanesi del Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche, editore dei suoi studi monografici.

 

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